Il gioco è riservato ai maggiorenni e può causare ludopatia. Consulta le probabilità di vittoria sul sito del Concessionario o su AAMS.

Il poker col rossetto: le donne al tavolo da gioco.

Diciamocelo: con le donne al tavolo è un’altra storia. Più affascinante, più intrigante, più “rosa”.

In fondo, a chi non piace avere un tavolo più eterogeneo e imprevedibile?

A me, no di certo, soprattutto perché sono del parere che, come la luna, anche il panno verde esercita un’influenza particolare sul gentil sesso. Un richiamo che, una volta scoperto, diventa difficile da zittire. Insomma: una volta “smaliziate”, le donne giocano più e meglio degli uomini.

Per tutti quelli che amano sedersi ad un tavolo con una discreta quota rosa, ho due notizie.

Una buona ed una cattiva, come nella migliore tradizione.

La buona è che aumentano. Sono ancora in minoranza ma le donne appassionate di poker aumentano ad un bel ritmo. Chiunque se ne sarà reso conto, sia online che nei tornei live.

La brutta è che le donne che giocano si sono fatte più sottili, più furbe. E dannatamente più brave.

Ma allora, perché le donne si sono avvicinate a questo gioco e perché, a quanto pare, riescono di gran lunga meglio della controparte maschile?

Da una parte c’è la sfida ad uno sport che, tradizionalmente, il “macho” ha considerato come suo esclusivo territorio. Basta andare con la mente all’immaginario collettivo di alcuni anni fa. Poker significava uno scantinato fumoso, quattro seggiole in croce intorno ad un tavolo e un’atmosfera in cui aleggiava fumo denso come nebbia.

Dall’altra parte c’è l’intuito. Quell’intuito femminile in grado di captare quando hai esagerato con i cocktail – “amore, sono lucidissimo” -, di capire quando stai per dimenticarti del pranzo dai suoceri, di capire “chi è quella”. Di capire anche quando bluffi e quando invece prenderti seriamente.

Il che, unito alla capacità di riflessione, alla pazienza e alla spregiudicatezza ludica che molte hanno nel sangue, fa delle donne dei giocatori formidabili.

Qualche esempio?

Isabelle Mercier, canadese, nata come mazziere di Blackjack e poi di Poker al Casino di Montreal.

Sandra “Black Mamba“ Naujok, tedesca, considerata – a ben vedere – una delle più belle giocatrici di poker del mondo, vincitrice dei 918.000 euro del torneo di Dortmund.

Jennifer Tilly, cino-americana, attrice e giocatrice professionista, la promessa italiana Irene Baroni, proveniente dal bridgeò

E infine, la stella: Vanessa Rousso, classe 1983, newyorkese, conosciuta su pokerstars come “Lady Maverick” – fa parte del team ufficiale. All’età di 26 anni, si collocava già tra le prime cinque donne nella storia del poker di tutti i tempi per vincite di denaro. Il resto scopritelo sul suo sito ufficiale, sarà un piacere.

Queste sono solo una manciata, se la faccenda vi incuriosisce potrete trovarne altre centinaia, basta una veloce ricerca su google.

Se invece incocciate una donna dal vivo, al tavolo verde – e succederà sempre più spesso – state molto, molto attenti.

Sapete la storia della mantide, vero?

(Nella foto: una generosa Jennifer Tilly)

[adrotate group="7"]

Commenti:

Commenta