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Film sul poker: Regalo di Natale, la recensione

Regalo di Natale È la notte di Natale e 4 amici (e ex-amici) si sono fatti prestare una villa per organizzare una partita a poker con un industriale benestante, noto per perdere al gioco grosse somme di denaro.

Lo scopo è, nemmeno a dirlo, spennare il classico pollo della situazione. E infatti la partita si rivelerà devastante per uno di loro. Ma se il pollo non fosse chi doveva essere?

Questa, in buona sostanza, la trama del film, ma Regalo di Natale di Pupi Avati è molto, molto di più. Innanzitutto per il tema, il poker classico (draw poker), ma anche per tutti quelli che gli ruotano intorno e che Avati riesce a sviscerare in maniera magistrale: l’amicizia, il tradimento, la disperazione, il fallimento, l’inganno.

Un film girato quasi esclusivamente in un’unica location, il tavolo verde, con attori al massimo livello, a partire da uno splendido Alessandro Haber e un perfetto Carlo Delle Piane (premiato col Leone d’oro al Festival di Venezia come migliore attore).

Ma la vera perla del film è un Diego Abatantuono (
Nastro d’argento come Miglior Attore Non Protagonista) oramai sdoganato dai suoi personaggi trash e impegnato in un’interpretazione straordinaria.

Regalo di Natale è una piccola gemma della filmografia nostrana, una riflessione sull’amicizia e sul tavolo verde, un film da scoprire e riscoprire. Gli appassionati di poker lo apprezzeranno di sicuro.

p.s.: Mi verrebbe da ricordare a Diego Abatantuono una massima del film the rounders: “se nella prima mezz’ora di gioco non hai capito chi è il pollo, il pollo sei tu”.

p.p.s.: il film ha avuto un seguito, “la rivincita di Natale”, ma ben lontano dai livelli del primo capitolo.

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