Il gioco è riservato ai maggiorenni e può causare ludopatia. Consulta le probabilità di vittoria sul sito del Concessionario o su AAMS.

Strategie per il Poker all’Italiana

Poker 5 carte coperte

Il Poker all’Italiana, a causa della forte componente aleatoria che lo rende meno strategico del Texas Hold’em, tende ad essere quasi “snobbato” da molti appassionati come un gioco di pura fortuna.

Pur essendo vero che l’esito delle mani è spesso condizionato dalla faziosa probabilità di uscita di mani forti, non è certo condivisibile il considerarlo un gioco privo di profondità, anzi: il guadagno sul lungo periodo richiede abilità per nulla comuni, e primeggiare in questa specialità di poker è davvero difficile.

La psicologia è la chiave del Poker all’Italiana: in un gioco in cui il calcolo può spesso essere vano, la comprensione delle mosse degli avversari è ciò che distingue un campione da un giocatore destinato alla bancarotta.

In questo articolo vedremo alcune nozioni fondamentali per migliorare il modo di giocare a Poker all’Italiana.

Anzitutto, il fatto che il Poker all’Italiana tenda ad essere fortemente influenzato da una componente aleatoria non significa assolutamente che il calcolo delle probabilità vada accantonato. Una mano è una buona mano a prescindere dalla fortuna, mentre una cattiva raramente porta a vincere e quasi mai vale la pena rischiare.
Tuttavia è bene tenere conto del fatto che è più facile avere buone mani, e di conseguenza le probabilità di vittoria tendono a scendere: abituatevi ad osservare e a capire gli avversari, così da poter valutare la giocabilità delle mani.

Anche tenere conto del numero di carte cambiate nell’accomodo è importante: osservate i particolari, la posizione delle carte che vengono cambiate nelle mani dei giocatori.
Ad esempio, se un giocatore cambia due carte e le mette in due posti diversi, difficilmente ha ottenuto una coppia di carte uguali; e difficilmente esse sono entrambe inutili ai fini del punto (altrimenti perché dividerle?).

Nel gioco, soprattutto a quattro, di norma, è meglio evitare i bluff al rialzo: fingendo di avere una mano forte, con le probabilità che ci sono di avere mani alte, è probabile che qualcuno decida di seguirvi, e se non avete davvero una buona mano potreste perdere molto.
Più in generale, in questa specialità il bluff è un’arma molto più delicata che nel Texas Hold’em: se usata per bene e al momento giusto può dare soddisfazioni, ma è molto facile compromettere il proprio stack usandola male.

Evitate di tentare di rubare il piatto anche in ultima posizione: spesso a Poker all’Italiana si tende a non rilanciare anche con una mano interessante, proprio per capire il comportamento degli avversari, e difficilmente vedreste foldare tutti al vostro rilancio.

E’ preferibile essere imprevedibili. Questo ovviamente non vuol dire giocare senza scopo, buttandosi come l’ispirazione del momento consiglia: significa variare il proprio comportamento in determinate situazioni, in modo da non risultare libri aperti agli occhi dei vostri avversari.

La sostanza è questa: leggere gli avversari ed evitare che essi vi leggano. Un giocatore che capisce perché l’avversario si comporta in un certo modo, e riesce a giocare di conseguenza, può sperare di ottenere grandi vittorie giocando al Poker all’Italiana.

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